Utilize este identificador para referenciar este registo: https://hdl.handle.net/10316/87031
Título: Limite biofisico e narrazioni del capitalismo
Autor: Barca, Stefania 
Data: 23-Jan-2019
Título da revista, periódico, livro ou evento: Effimera
Resumo: A partire dagli anni ’70, il discorso sui limiti biofisici ha costituito probabilmente il nodo centrale dell’emergere di una narrazione ecologista della crescita economica moderna, nelle sue varie articolazioni. Nella fase storica attuale, la narrazione che tende ad affermarsi come dominante è quella che vede gli ultimi due secoli come transizione storica dall’Olocene al cosiddetto Antropocene, ossia l’epoca in cui le “attività umane” hanno comportato una alterazione dei meccanismi che regolano il sistema terra tale da compromettere la riproduzione della vita come oggi la conosciamo. Si tratta di un discorso al tempo stesso catastrofista e rassicurante – in cui la rassicurazione si basa su una narrazione progressista e tecno-ottimista: nonostante la lunga lista di rischi planetari che caratterizzano la nuova epoca, le conquiste tecno-scientifiche del passato dimostrano infatti che “l’umanità” è una forza in grado di plasmare il suo destino, insieme a quello del pianeta, e che può ancora salvare il mondo trovando il suo “spazio operativo sicuro” entro i limiti biofisici (ribattezzati planetary boundaries) stabiliti dal sistema Terra.
Descrição: Testo presentato lo scorso novembre al seminario POE ‘Ripensare il limite’ (qui info: http://www.poeweb.eu/).
URI: https://hdl.handle.net/10316/87031
Direitos: openAccess
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